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Mi butto sui cibi antiossidanti o direttamente nell’umido?

I nutrizionisti consigliano di prepararsi all’estate facendo incetta di cibi antiossidanti. Ma piacciono?

Mirtilli.
Costituiscono un vero e proprio scudo contro l’invecchiamento, ma anche contro i rapporti sociali. La buccia di mirtillo si insedia fra i denti colonizzando le gengive.
Se li mangi fuori casa ricordati lo spazzolino da viaggio, oppure non sorridere mai, l’effetto “prezzemolo fra gli incisivi” ovvero la figuretta da dente cariato è sempre in agguato.
Meglio passare da stronzi e rimanere seri.

Ribes.
Aumentando la resistenza dei capillari, sono utilissimi per evitare l’effetto “fiammata” alle gambe, soprattutto in estate quando calze e pantaloni non ci vengono in aiuto.
Ma dico: avete mai mangiato i ribes? Aspri come i limoni, ricchi di semini, attaccati tenacemente al raspetto malefico. Bocciati!

Frutta secca.
La frutta secca, buonissima, previene malattie di ogni genere e facilita la circolazione sanguigna, tra i cibi antiossidanti sono i migliori.
C’è un piccolo inconveniente: la frutta secca va mangiata con circospezione, per evitare la rottura di denti, ponti e corone, inoltre fa ingrassarissimo e una tira l’altra, quindi il rischio è quello di avere una circolazione perfetta, ma il culo che fa provincia.

Cereali integrali.
Utili per favorire il transito intestinale, ma costosi come un weekend in una spa.
Allora, se proprio devo, al piatto di spaghi marroncini e appallottolati (la marca del discount fa risparmiare a fa anche cagarissimo) preferisco favorire l’evacuazione con una bella sgambata gratis in campagna.

Vino rosso.
Un bicchiere al giorno di nettare degli dei è un ottimo alleato contro le malattie cardiovascolari.
Sì ok, ma bisogna trovare il giusto equilibrio: a pranzo meglio non bere, onde evitare l’abbiocco da divano, che può protrarsi dai 15 minuti alle 3 ore a seconda dei giorni.
Per cena devo ancora trovare una persona che si limiti al bicchiere, a meno che non si parli di pensionati o malati di fegato.
Inoltre il vino fa aumentare a dismisura la trippetta e le maniglie dell’amore, eh sì, anche gli antiossidanti fanno ingrassare (e talvolta ubriacare).
Meglio ripiegare su un tè, caldo o freddo a seconda delle stagioni, e se si vuole dimenticare le sofferenze passate, diamoci una botta in testa, almeno gli addominali sono salvi.

Salmone.
Ricco di Omega 3, è famoso per rallentare anch’esso il processo di invecchiamento.
Sì, ma teniamo conto del fatto che una fettina di salmone costa quanto un bancale di legumi: arreca lo stesso apporto proteico ma, dopo che lo hai mangiato (spellato e diliscato ne rimane pochissimo), ti rimane una fame tale che abbrustolisci pure la pelle, triti le lische e mangi tutto: roba che manco Raz Degan all’Isola Dei Famosi.

Tè verde.
Ricco di catechine, contiene inaudite proprietà inossidanti.
Ma scusate un attimo: con tutti i tipi buoni di tè che esistono al mondo, proprio una tazzata di fiele puro ci dobbiamo bere? Lo avete mai assaggiato?
A ‘sto punto è meglio la cicuta di Socrate e non ci si pensa più.

Riassumendo: mi tengo le mie tossine, ma anche i miei denti bianchi e integri, il portafogli, la pancia più gonfi e vaffandetox![:]

Lucilla Masini

Lucilla Masini, nata a Lucca di cuore toscano, donna mancata, medico mancato, arredatrice forzata, umorista per vocazione.

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  • Tesoro bello, che digiti questi articoletti ai tempi del "radical chic c'est très chic", mi chiedo a che livello di astrazione e di completa negazione di reali situazioni politiche e sociali ed ignoranza ci stia portando questo buonismo politically correct, che messaggi distorti e superficiali privi di buon senso circolino come schegge impazzite sui social network.
    Quando scrivi: "Ora, che lui fosse un italiano o un turco o un maghrebino dovrebbe fare differenza? Che cosa c’entra la nazionalità del violento con l’inconcepibile bassezza dell’atto in sé?"
    E' così difficile capire le parole della Serracchiani o è meglio decontestualizzarle per fare i ricami astratti sul telaio del buonismo stolto, pigiando così a casaccio tastiere alfanumeriche di tablet, pc e smartphone, così... per riflesso inconsulto e non per ragionamento e approfondimento?
    Il fatto in questione, che tu riassumi in modo sbrigativo per poi perderti nelle tue disquisizioni che hanno la stessa profondità della chiacchiera da aperitivo tra shampiste, è la violenza sessuale subita da una ragazza italiana di Trieste ad opera un immigrato irregolare iracheno. La conosci la situazione sociale e familiare delle donne nella società retrograda e patriarcale dell' Iraq? Le violenze di ogni tipo contro le donne, le spose bambine, le schiave del Califfato, gli stupri che non sono reato, i massacri per le donne che si ribellano e che cercano di cambiare la società? Quindi non comprendi che questo tipo di violenza in Italia da parte di un richiedente asilo di una certa provenienza ha assolutamente una valenza politica e sociale, legata alle dinamiche dell'immigrazione sconsiderata.
    Tu richiedente asilo in Italia, non sei in grado di rispettare la società, le donne, le leggi e la cultura di questo paese da cui vuoi però ospitalità e benefici e commetti un crimine, come lo stupro?
    Non sei degno e non meriti di stare qui perché non porti nessun tipo di arricchimento culturale e sei un pericolo per la società, pensando di fare quelle nefandezze che nel tuo paese non sono reato. Questo tipo di stupro quindi, è vero come dice la Serracchiani che è ancora più schifoso perché può essere EVITATO, con maggiori controlli alle frontiere e selezione per chi vuole vivere qui, come fanno in Canada ed Australia. E' un fatto di sicurezza e questa è un diritto, l'invasione non lo è e nemmeno il crimine.
    Gli effetti dello stupro sulla psiche e il corpo delle vittime, purtroppo sono indelebili e orribili e condannabili ed uguali a prescindere dalla nazionalità, non tutti gli stupri si possono prevenire, ma quelli fatti per motivazioni culturali dell'aggressore , certamente sì.
    Solidarietà alla ragazza di Trieste e a tutte le donne dell'Iraq e degli altri paesi in cui le donne sono ogni giorno torturate e violentate nel corpo e nell'anima e di certo non hanno la possibilità di emigrare, come fanno invece tanti delinquenti uomini loro connazionali e trovano tanta compassione e solidarietà non si sa perché, in Italia.
    Umberto Eco aveva ragione quanto ha dichiarato che i social “Hanno dato diritto di parola a legioni di imbecilli”. Saluti.

  • Cara Sarasvati. Contraccambio tutti gli epiteti e gli attacchi personali (ci conosciamo?) Chiaramente l'articolo voleva e doveva estremizzare il concetto. La pagina Syndrome è satirica, non fa cronaca o critica strettamente politica. Ma dire che lo stupro commesso da un richiedente asilo è "moralmente e socialmente" più odioso, automaticamente fa scendere di livello gli altri. Oltre a introdurre una stupida valutazione sul tema molto complesso dei richiedenti asilo. Non vengono qui in vacanza, sono persone come noi, buoni e cattivi, dovrebbero rispettare tutte le nostre leggi ma alcuni non lo fanno e quindi? Che si fa? Li facciamo giurare sulla Bibbia alla frontiera? Chiudiamo a tutti? Perchè se uno di loro delinque è peggio che se lo facesse uno di noi? Facciamo loro del bene e ci sentiamo in credito? Non pensiamo per un attimo agli abissi di disperazione dai quali involontariamente provengono? Poi il mio pezzo è contro tutte le forme di categorizzazione dello stupro e, ripeto, vuole usare solo l'arma caustica e veloce, incompleta e imperfetta della satira.

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Pubblicato da
Lucilla Masini

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