Dopo i 30 anni si sa, cambiano tante cose. Una di quelle che maggiormente ti fa avvertire il senso del tempo che passa, è andare al mare in estate.

Quello tra i 20 e i 30 è fondamentalmente un passaggio di principio: dall’incosciente spensieratezza alla comodità mista a misantropia, in una sola decade.

A 20 anni, in estate, il mare è il luogo favorito per smaltire il post sbornia delle nottate passate in giro fino alle cinque. Tornare a casa che albeggia, dormire in una notte artificiale fino alle due, sveglia, granita, scooter e spiaggia. Dopo i 30 l’alba la vedi lo stesso, ma è per via della sveglia tattica, la “partenza intelligente” per evitare le frotte di bagnanti che si riversano sulle strade per cui, anche se abiti di fronte alla spiaggia, ci metti un’ora solo per attraversare la strada.

A 20 anni l’attrezzatura da spiaggia si limita a un asciugamano che fa da: coprisellino o coprisedile dell’auto bollente, telo da spiaggia, accappatoio post doccia e poi di nuovo, umidiccio e insabbiato, coprisellino o coprisedile dell’auto. Niente protezione solare, niente ombrellone, tanto al mare ci si sta giusto un paio di ore e non importa che siano quelle da bollino rosso.

Quando invece sei una over 30, i tuoi must have dell’estate diventano:

 

Lettino da spiaggia portatutto con ruote e parasole:

Il sogno di ogni trentenne, nel senso che una sogna di sfilare in spiaggia con il suo enorme cappello, pareo maculato, borsina di paglia e libro, tirando con leggerezza il lettino e suscitando l’invidia dei bagnanti per cotanta esibizione di stile. Ma la verità è che il lettino serve per trasportare i giochi da spiaggia, praticamente lo trascini perché per il peso affonda mezzo metro nella sabbia e quando arrivi alla postazione hai creato una pista da biglie gigante che ha attirato intorno a te tutti i bambini nel raggio di un chilometro e nessuno ti vuole nemmeno stare vicino perché hai fatto una sudata epica.

 

Protezione solare 50+ per il viso:

perché la bellezza non è eterna e il viso va protetto dalle rughe. Peccato che nessuno ti avvisi dell’effetto Omino lego, quando monti la testa di un vampiro sul corpo di un hawaiano. Te ne accorgi solo quando davanti allo specchio vedi tutto il tuo corpo abbronzato e la faccia COMPLETAMENTE bianca.

 

Patatine al tartufo:

le schifezze in spiaggia sono sempre valide a ogni età, ma a 30 anni puoi permetterti di passare dal pacco maipiùsenza a un euro alle patatine gourmet da 5 euro per 90gr. Come ci frega bene il marketing a noi trentenni!

 

Ombrellone al bagno:

perché la spiaggia libera è territorio dei ventenni, delle famiglie, delle comitive, dei giocatori di racchettoni, di quelli che hanno fatto 2 ore di autostrada per arrivare al mare e sono già stressati, insomma di tutta quella umanità di cui, almeno quando hai in mente di rilassarti, faresti volentieri a meno. Il massimo è prendere l’ombrellone separato anche dalla propria di famiglia, ma credo che questo si chiami divorzio.

 

Cous cous, farro freddo, insalata greca:

qualsiasi cosa pur di evitare l’inevitabile, l’insalata di riso con sottaceti – tonno – uova sode scadute – verdure morte del fondo del frigo e maionese che copre tutto.

 

Tutto questi indispensabili, ovviamente riposti comodamente in mille borse e contenitori che ogni volta che vai in spiaggia ti sembra di affrontare un trasloco.

Però vuoi mettere poter indossare senza vergogna l’enorme cappello e il pareo maculato?