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Di cosa (non) parlare a tavola, per superare le feste

Natale, tempo di rispolverare la più antica tradizione italiana. Fre il presepe? NO. Decorare l’albero? NO. Andare tutti vestiti eleganti alla messa di mezzanotte? NO. La vera tradizione è stare a tavola ore, ma che dico, giorni interi con amici e parenti, dicendo: “sono pieno” con la bocca ancora piena dell’ultima fetta di panettone, per poi ricominciare un paio di ore più tardi con i voulevant.

Ogni famiglia quando si parla delle feste ha le proprie tradizioni, mentre le altre decidono dove passare il Natale e pianificano il menù, mio padre ha stabilito una precisa lista di istruzioni da rispettare.
Una specie di protocollo, insomma, di cose che si possono o non si possono dire a tavola durante pranzi, cene, merende e spuntini.
Argomenti rigorosamente vietati:

calcio, questo vale anche per la nazionale, per evitare qualsiasi problema.

Federica Pellegrini, perché a mio papà piace tantissimo e non si può toccare il suo mito.

Morgan, perché piace a me e quindi deve bastare come motivo.

Politica, di qualunque partito, anche di paese.

Cellulari e operatori telefonici, perché il mio compagno lavora in Wind.

Alla zia Rosa non si può parlare di matrimonio, perché la figlia si è appena separata.

Proibito nominare i cani con sufficienza perché Franco vive per il cane.

No TV, ma soprattutto no Barbara D’Urso.

Bisogna sorvolare sul cibo, Maurizio è diventato vegano convinto.

E’ bene non addentrarsi su discorsi di salute, esami e visite mediche con mia madre, nota ipocondriaca.

Aggirare il lavoro, e tutto quello che riguarda questo ambito, perché da gennaio Luigi è in mobilità.

Evitare anche l’argomento scuola con Elena, perché il figlio è stato sospeso.

Tassativamente vietato nominare case e immobili perché zio Mario ha sbagliato un investimento e ha perso 100.000 euro.

Se possibile, tralasciare la musica per gusti troppo diversi.

Per il resto, Dile’, puoi parlare tranquillamente di tutto.

 

Diletta

Quando distribuivano la sobrietà, io ero in fila per il prosecco

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Diletta

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