Ma che c’entra Uomo Conad…

[:it]Abbiamo già parlato, nei giorni scorsi, di come Uomo Conad sia ormai diventato un nuovo soggetto politico. Ma sta accadendo qualcosa di nuovo.

Ci arrivano strane foto da più parti d’Italia. Siamo sicure che Uomo Conad, con queste immagini, c’entri quanto Signorini in un locale di spogliarelliste. E siamo sicure che siano opera di burloni o mitomani. Ma…

Ma sono troppe e hanno tutte uno strano simbolo, apparso contemporaneamente in tutte le città italiane, da Milano centro alla periferia di Orgosolo. Il simbolo è questo:

Cosa vuol dire? E soprattutto, perché è ovunque?

 

Ora, capisco le auto, i Compro Oro, i risvoltini… Ma io l’ho trovato sul gatto! Mia mamma sul copriletto. Mio marito sulle mutande… Cioè, veramente a me sembrava rossetto. Poi lui ha detto che qualcuno gli aveva disegnato quel simbolo a sua insaputa, mentre era a una festa di addio al celibato. Quindi, fiuuuu tutto chiarito…

Ma perché questo strano simbolo è stato messo in relazione con Uomo Conad? Era un mistero ma, proprio ieri, è spuntato un audio. L’autore passeggiava di notte col cane e, come tutti quelli che passeggiano di notte col cane, stava registrando su WA la solita nota vocale a sfondo sessuale da mandare a tutte le sue conoscenti. D’un tratto, gli si è parato davanti un uomo con un lungo mantello nero e una maschera da Uomo Conad.

Il tizio ha perso tutti i chili accumulati durante le feste e ha detto: “Chi cazzo sei??”.

L’altro ha riso. Poi ha chiesto scusa per la risata e questa è stata la risposta, che ho trascritto per voi (senza le porcate registrate prima dal tizio).

“Sto solo sottolineando il paradosso costituito dal chiedere a un uomo visto in televisione e sul web, di cui si conosce moglie, casa e vita privata, chi egli sia. Ma in questa notte estremamente fausta permettimi dunque di raccontare quel che accadde tra me e un tuo predecessore e come si svolse la scena, illustrando il carattere di questa dramatis persona.

Ualà! Alla vista Un Umile Utente del Ueb, chiamato a Usare Ubbidienza su Una Unica scheda con simboli Ugrofinnici in Un’Uggiosa Urna elettorale. In realtà, Unico Ufficiale di democrazia in Una Untuosa Ucronìa. Urtato dall’Uguaglianza di programmi, esso Umido sguardo volge e Un Uomo nuovo, scorge. Un Umarello sì ma Unanimemente noto, Ultima speranza e Unico Usbergo di libertà. Ulisse dell’offerta, Uber del carrello, U2 dell’altoparlante. Quasi Un UFO. Un Unicorno giunto all’Uopo, che Unghia con Un Uncino una U e una C su Un Ulteriore muro, Urlando Ultrasonicamente all’Uditorio: “Che gli Untori dell’Unico pensiero non vi ungulino!”. L’Umile Utente del Ueb, chiamato a Usare Ubbidienza ecceteraeccetera, disse: “Urka! Urge ch’io mi Unisca. Ma chi sei?”. E l’Uomo disse: “Uno con mille Uova, Ulive, Uvette, Uva, USB, e latte UHT. E tutto scontato su volantino. Ma tu puoi chiamarmi semplicemente U.”

Il tizio ha anche scattato una foto, questa qui sotto.

Ma mio marito dice che ci sta, siamo a Carnevale, ma sai quanta gente si traveste come “V per Vendetta” e va in giro all’una di notte a declamare monologhi? Bè, si, effettivamente, ora che ci penso…

Ah e tutti quelli che dicono che c’è somiglianza tra i simboli sui muri e quello del film…. Mah, si vabbeh…. qualche vaga somiglianza c’è. Ma secondo mio marito no, quindi escluderei la tesi.

 

 

 [:]

Charlie Syns

Ops! Ci siamo persi 53 miliardi di persone! Secondo le stime più aggiornate, sulla Terra sono vissute –dall’alba dell’Homo Sapiens sino a oggi, circa 106 miliardi di esseri umani. Di questi, circa la metà erano, sono e saranno donne. Bene. Nei libri di Storia, quante filosofe ci sono? Quante pittrici? O strateghe o regine o artiste o cuoche o scultrici o scrittrici? Poche. Molto poche. Sembra quasi che la Storia abbia dimenticato le donne. E sapete una cosa? È proprio così. Pensate alla quantità di energie, intelletti, idee perdute per sempre. Pensate a quanto cammino in più avremmo fatto, se le donne non fossero state relegate in cucina o a badare solo ai figli o peggio. Saremmo già in vacanza su Marte, probabilmente. Quello che è stato fatto alle donne nei secoli fa apparire la schiavitù in America come una barzelletta. La più lunga opera di sottomissione mai operata dall’uomo. Bè, facciamo che basta? Senza infagottarci o diventare pornostar. Riprenderci pian piano quello che siamo. Attraverso ciò che ci fa diversi da tutti gli altri animali. Ridere.

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Charlie Syns

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