Riina è morto e anche noi non stiamo benissimo

[:en]Totò Riina, morte,mafia, Italia

Io, che, mi dicono, sono un po’ polla, non sono contenta della morte di Riina.
Non riesco a gioire della morte o della sofferenza di nessuno.
Sarei contenta se non avesse fatto quello che ha fatto, se ci fosse un modo per tornare indietro o se avessi la sensazione che fossimo almeno andati un po’ avanti.
Sarei contenta se la mafia fosse lui e allora con la sua morte il male fosse estirpato per sempre.
Sarei contenta se la mafia non fosse un modo di pensare, agire e gestire il mio paese.
Ma non è così. E quindi non ho motivi per essere contenta.
Ma io, appunto, sono polla.
Però la sensazione è che la gioia dei molti che dicono “finalmente è crepato, bene, evviva, nessuna pietà” non sia gioia. Sembra piuttosto il malcontento di un paese lento e vecchio e incattivito che non ha niente di nuovo per cui gioire e allora gli conviene stappare il prosecco alla prima occasione, prima che diventi cattivo pure quello.
E quindi io non sono contenta della morte di Riina.
Non me ne frega niente. Che magari è peggio. O è meglio.
Di sicuro è un concetto diverso, una parola diversa. “E le parole” si sa, “sono importanti.[:it]

Totò Riina, morte,mafia, Italia

Io, che, mi dicono, sono un po’ polla, non sono contenta della morte di Riina.
Non riesco a gioire della morte o della sofferenza di nessuno.
Sarei contenta se non avesse fatto quello che ha fatto, se ci fosse un modo per tornare indietro o se avessi la sensazione che fossimo almeno andati un po’ avanti.
Sarei contenta se la mafia fosse lui e allora con la sua morte il male fosse estirpato per sempre.
Sarei contenta se la mafia non fosse un modo di pensare, agire e gestire il mio paese.
Ma non è così. E quindi non ho motivi per essere contenta.
Ma io, appunto, sono polla.
Però la sensazione è che la gioia dei molti che dicono “finalmente è crepato, bene, evviva, nessuna pietà” non sia gioia. Sembra piuttosto il malcontento di un paese lento e vecchio e incattivito che non ha niente di nuovo per cui gioire e allora gli conviene stappare il prosecco alla prima occasione, prima che diventi cattivo pure quello.
E quindi io non sono contenta della morte di Riina.
Non me ne frega niente. Che magari è peggio. O è meglio.
Di sicuro è un concetto diverso, una parola diversa.
E “le parole” si sa, “sono importanti”.[:]

Enrica Orlando

Scrivo, ascolto musica, rido, mangio caramelle, sono molisana e corro: tutto nello stesso momento. Aiutatemi!

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Enrica Orlando

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