[:en]Sono convinta che sia fondamentale fare poche cose ma estremamente bene.
Metti la depressione ad esempio…
Io non sto un “po’ giù”, quello son capaci tutti a farlo: io sto più giù.

Sotto il livello del mare c’è la sabbia, quella sabbia forse una volta era calpestata da piedi umani, probabilmente pelosi e un po’ zozzi. Sotto quella sabbia c’è un tesoro sepolto ed ecco: è lì che mi troverete, nel fossile del verme che lo ha preso in testa ed è morto schiacciato da un mucchio di ossa sacrificate alla dea Bernardiside.
Ma a volte essere giù non basta, ci sono situazioni che richiedono un livello molto più elevato rispetto ad un accettabile stato depressivo. Bisogna andare oltre la soglia di “Ci vorrebbe il mare” di Masini sparata in cuffia, poi praticamente svolti l’angolo e trovi “Everybody Hurts” dei R.E.M. e sebbene a questo punto ci illudiamo di essere già prossimi alla fine, il cammino è ancora lungo e lastricato di film come “Incompreso” e “Sapore di mare 2”.
Siate grandi, siate esagerati e se dovete soffrire fatelo a bestia: fate in modo che Candy Candy vi guardi con rispetto.
Fate come me.


Avete presente l’espressione “stare di merda”? Immaginate un piccione smunto, bruttarello, che non si è mai riprodotto perché tutte le piccionesse lo prendevano per il culo a scuola e facevano bullismo beccandogli in testa. Pensate a quegli occhietti strabici che a seconda dell’inclinazione dei raggi del sole o guarda il Vesuvio o manca di poco l’Etna. Le piumette slavate come un tacchino, zoppica, mangia feci infette di topo e produce una cacchetta color panna che solo una Fiat Ritmo ha osato sfoggiare nella storia dell’automobilismo.
Ecco: quando io sto di merda, sono QUELLA merda.
[:it]Sono convinta che sia fondamentale saper fare poche cose.
Ma estremamente bene.

Metti la depressione ad esempio…
Io non sto un “po’ giù”, quello son capaci tutti a farlo: io sto più giù.

Sotto il livello del mare c’è la sabbia, quella sabbia forse una volta era calpestata da piedi umani, probabilmente pelosi e un po’ zozzi.
Sotto quella sabbia c’è un tesoro sepolto ed ecco: è lì che mi troverete, nel fossile del verme che lo ha preso in testa ed è morto schiacciato da un mucchio di ossa sacrificate alla dea Bernardiside.

Ma a volte essere giù non basta, ci sono situazioni che richiedono un livello molto più elevato rispetto ad un accettabile stato depressivo. Bisogna andare oltre la soglia di “Ci vorrebbe il mare” di Masini sparata in cuffia.
Poi praticamente svolti l’angolo e trovi “Everybody Hurts” dei R.E.M. e, sebbene a questo punto ci illudiamo di essere già prossimi alla fine, il cammino è ancora lungo e lastricato di film come “Incompreso” e “Sapore di mare 2”.
Siate grandi, siate esagerati e se dovete soffrire fatelo a bestia: fate in modo che Candy Candy vi guardi con rispetto.
Fate come me.


Avete presente l’espressione “stare di merda”?
Immaginate un piccione smunto, bruttarello, che non si è mai riprodotto perché tutte le piccionesse lo prendevano per il culo a scuola e facevano bullismo beccandogli in testa.
Pensate a quegli occhietti strabici che, a seconda dell’inclinazione dei raggi del sole, o guarda il Vesuvio o manca di poco l’Etna.
Le piumette slavate come un tacchino, zoppica, mangia feci infette di topo e produce una cacchetta color panna che solo una Fiat Ritmo ha osato sfoggiare nella storia dell’automobilismo.

Ecco: quando io sto di merda, sono QUELLA merda.[:]