Ora come ora vorrei essere una delle concorrenti del Grande Fratello.
Ma solo per farmi votare e poter uscire dalla casa.
Ci pensate?
Alla fine i veri concorrenti siamo noi, mica quella banda di VIP per cui l’acronimo vuole spesso dire Veramente Io Pensodiesserepiùfamosa.
Noi che a casa, anziché limarci le unghie, stiamo imparando a osservare ciò che ci circonda. E quindi abbiamo imparato a farcele direttamente contro il divano, come i nostri gatti.
Noi che, invece che litigare per un biscotto senza glutine, stiamo provando tutte le ricette. Anche quelle mediche. E infatti ci siamo fatti l’Amuchina homemade, senza olio di palma. Ideale per sconfiggere… mah, credo niente, a parte la noia.
Noi che non abbiamo maschere, a parte quelle al cocco e banana che ci spalmiamo in faccia per sentirci in vacanza in un punto a caso del mondo. E alla fine, l’unico punto che riusciamo a raggiungere è quello nero.
Noi che parliamo con le telecamere senza andare in confessionale. Anche se le telecamere non ci sono.
Noi che non rompiamo i coglioni ogni due per tre con le nostre storie sull’infanzia difficile, perché tanto è difficile pure mo’.
Che scendiamo a patti non la situazione e al massimo a buttare la spazzatura, non a livelli infimi e sotto la soglia della dignità.
Che abbiamo Conte come nostro personale Alfonso Signorini, che ogni sera entra nelle nostre case dicendo “Ragaaazzziiii, c’è un nuovo decreto per voi!” e manco ci paga per starlo a sentire.
Noi che ci televotiamo ma anche teleamiamo, telemanchiamo, telepensiamo.
Noi che speriamo di uscire da casa prima di rincoglionirci. Mentre loro sono entrati già rincoglioniti.
Noi che siamo diventati re e regine della casa senza che nessuno stia lì ad applaudirci e che magari da sta situazione usciremo in mutande, ma senza urlarlo al mondo come ZEQUILA.
Ci avete pensato?
Quando la clausura sarà finita, ci meritiamo almeno delle ospitate.
Ché, alla fine, i veri VIP siamo noi.
Importanti, dal primo all’ultimo.
E ADESSO TELEVOTATEMI, GRAZIE.
Il mio codice è F@TEMIUSCIRECAZ**O.