Oggi è San Valentino.

Mitra è davanti allo specchio; sta provando i veli colorati che ha nell’armadio, ma in realtà aspetta che si svegli Saeed, suo marito.
Sono un paio di settimane che non si parlano.
Suonano alla porta.
È il postino, che le consegna un pacco gigante, senza nome e indirizzo del mittente. Lo apre e dentro c’è un grande orsacchiotto peluche con una lettera d’amore. Tutto qui? Strappa la lettera e butta l’orsacchiotto sul mucchio di orsacchiotti giganti nel salotto.

Allo stesso tempo, al piano di sopra, Ali sta chattando con Sara e prova a convincerla che si devono lasciare. Lei però dà del tirchio ad Ali e dice che la vuole lasciare solo per non regalarle nulla. Lui invece le ricorda che, due settimane dopo il loro primo incontro, lui le aveva detto che non andavano bene l’uno per l’altra e che, ora che ha vinto una borsa di studio, vuole andarsene in Canada. Lei continua a insistere finché Ali le dà un appuntamento e le promette di regalarle un orsacchiotto gigante come quelli che regala il ragazzo di sua cugina solo se promette che si lasceranno dopo.

Saeed si è svegliato; è uscito e ha parcheggiato il suo furgoncino davanti alla porta d’ingresso.
Senza parlare, Mitra e Saeed caricano tutti gli orsacchiotti di San Valentino sul furgoncino. Nel frattempo Ali scende dalle scale e, vedendo tutti quegli orsacchiotti giganti, capisce il perché di tutto quel rumore della macchina da cucire dei vicini del piano di sotto.
Vede Saeed, che, per scusarsi di tutto il rumore di questi giorni, gli dà uno degli orsacchiotti.
Mitra esce e Saeed le dice di restare a casa ché forse arriverà il postino, e le fa un occhiolino. Mitra gli dice che il postino è già passato e che lei ha strappato la sua lettera. Saeed si chiede perché sua moglie sia così stronza, e perché la vita sia sempre così ingiusta ma la domanda più importante è: “dov’è l’orsacchiotto?”

È passata un’ora. Saeed e Mitra hanno aperto la pancia di tutti gli orsacchiotti e, stanchi e disperati, si guardano.

In un piccolo cafè, qualche strada più giù, Ali è seduto davanti a Sara e davanti a loro c’è una fetta di torta. Sara mentre gioca con l’orsacchiotto chiede ad Ali di dire che la conversazione di prima era solo uno scherzo. Ali è stanco di dare spiegazioni e resta in silenzio. All’improvviso Sara sente qualcosa di tondo nella pancia dell’orsacchiotto e, eccitata, gliela apre con un coltello. Trova l’anello e urla felice e tenta ad abbracciare Ali, ma Ali, confuso, prova a scappare e si mette a correre. Sara lo insegue.
Saeed e Mitra sono sdraiati su quello che rimane dagli orsacchiotti. Saeed non si dà pace per aver messo l’anello di Mitra, che aveva tolto dopo il litigio di qualche settimana fa, nella pancia di un peluche, e Mitra pensa che il marito sia un coglione, che non ha nemmeno messo un nastrino colorato intorno al regalo giusto in modo da renderlo riconoscibile fra tutti questi stupidi orsacchiotti. Loro pensano anche a tante altre cose e alla fine decidono di separarsi.
Ali finisce in una strada senza uscita e Sara lo raggiunge e lo sposa. Lui non va in Canada e dopo 6 mesi diventa depresso e drogato e muore. Poco dopo Sara si sposa con Saeed. Mitra che era sempre molto gelosa e possessiva, si arrabbia tanto e per vendetta, uccide Sara. Saeed consegna Mitra alla polizia e dalla disperazione si suicida.
Tornano in studio e l’opinionista spiega che questo era solo uno dei tanti casi delle vite rovinate per colpa di San Valentino e nelle prossime puntate parleranno delle malattie che causa San Valentino.
Spengo la tv e sono felice perché in tv nazionale raccontano la verità su queste feste diaboliche e i giovani non cadono nella trappola dei media stranieri.

E poi ringrazio Dio perché il regime iraniano ha dichiarato illegale festeggiare San Valentino.

Saremo tutti salvi.