Calo della libido = condizione problematica provocata da una serie di merdoni psico-fisici che possono colpire donne e uomini: senza guardare i genitali di nessuno.

Avete presente quello stato di grazia stillante marmellata fluida ma vischiosissima che ci lubrifica mucose e sinapsi, non appena entriamo in contatto col nostro oggetto del desiderio, fosse anche un cetriolo appena colto per fare la salsa tzatziki?
La libido of course.

Che quando c’è, ci fa ululare lodi agli dei del chupa dance ma quando latita rende aride e desolate più del deserto del Kalahari le nostre zone erogene.

Cause calo libido:
– Squilibri ormonali (“Qualcuno ha trovato il mio testosterone?”)
– Depressione (“Piuttosto che trombare, mi butto nella tromba delle scale!”)
– Ciclo mestruale (“Grazie ma per 4 giorni il tampax mi basta e avanza!”)
–  Gravidanza (“Ho partorito da poco fai conto un paracarro che urla h.24, mi sta triturando i capezzoli e l’unico maschio che desidero è un neurologo!)
– Menopausa (“Ce l’ho più secca di quella di una stoccafissa e comunque dopo 30 anni di matrimonio è un incesto!”).

Ma, poiché a livello mentale siamo più contorti di un trapezista del “Cirque du Soleil”, quasi sempre non diamo voce alle vere cause della latitanza libidinosa.
Vuoi per non far ricadere la colpa su chi amiamo, vuoi per non ammettere l’evidenza di una realtà disturbante.
E ne inventiamo di ogni.

Proprio quello che è capitato a Salvini a sentenza appena sfornata sul caso Cucchi.

Mentre la famiglia in lacrime, finalmente, poteva consegnare alla pace del riposo eterno Stefano, l’intrepido Capitan Papeete così chiosava la momentanea disfunzione erettile della sua libido forcaiola:
Il caso dimostra che la droga fa male“.

Pur di non ammettere che la colpa fu di due mele marce in divisa, la libido di un ex Ministro dell’Interno collezionista di divise e probabile prossimo premier, può calare di molto.
Fino a toccare ogni fondo.