Ostia Casa Pound

Ricordi che tornano alla mente guardando il servizio di Piazza Pulita sulle elezioni di Ostia.
Sono cresciuta a Roma. Da bambina facevo ore di coda per andare al mare ai cancelli di Ostia. Ostia è casa, nonostante il mare mi facesse schifo.

Crescendo ho abbandonato i cancelli di Ostia, fino a quando, quest’estate decisi di tornarci con amici.
– Do vai?-
– A Ostia, ar mare-
– St’ attenta –
Uscii, senza badare a quella risposta.

St’attenta? Attenta a che?

Posteggiai davanti ad un bar nel quale entrai per prendere una bottiglietta d’acqua.
– So negri…E i negri in sto Stato de Merda vengono prima de noi, ve Signorì?
Volevo dileguarmi al più presto.
– Non è proprio cosi – risposi.
– Ma che stai? Che stai dalla parte loro? Devi votà bene, devi votà Casapound perché sti immigratidemerda ce rubano tutto, tutto regazzì- mi disse con la bava alla bocca.

Era assurdo.

Ostia era cambiata, peggiorata e rabbiosa.

Mi accorsi in quel momento che Cristo non si era fermato ad Eboli, ma ad Ostia.[:]