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Ecco le tipiche scuse (a plausibilità zero) degli uomini che hanno il riporto o si pennellano:

– Non è un riporto, è che mi sono cresciute le basette all’insù (tipica frase di chi ha l’acconciatura alla “duetto decappottabile”, quella che si scoperchia col vento, vedi ultimo presidente USA)

– Non tirarmi i capelli, che ho la cute sensibile (leggi colla o clip, toupet abusato negli anni ’90 prima dell’avvento dell’autotrapianto)

– Ti presento Fuffy, il mio gattino, è molto timido e non vuole scendere (sarei curiosa di vedere dove tieni la lettiera)

– Ho cambiato balsamo, c’era scritto “più volume” (dove l’hai comprato, ad una bancarella di Lourdes?)

– Non ho fatto la tinta, il sole e la piscina mi hanno colorato i capelli di biondo (a gennaio?)

– È questione di genetica, mio padre a 60 anni non aveva un capello bianco (e infatti era calvo)

UOMINI, sappiate che la vostra acconciatura per noi è l’ultimo dei problemi, preferiamo accarezzare una cute glabra che ritrovarci una pelliccetta sintetica fra le dita, per questo esistono i péluches.

È meglio l’uomo brizzolato del pennellato-testa di mogano, ed è ovvio che non crediamo ai vostri capelli corvini, se avete la barba e le sopracciglia di Babbo Natale.

Non ci interessano i capelli se sono posticci: vedete quanto successo riscuotono certi attori calvi?

Puntate sullo charme, il carisma e il pisello, che sono i vostri punti forti!
L’uomo ha da esse òmo, privo di orpelli e naturale, peloso dove serve e glabro laddove il testosterone ha avvilito la tricosi.
Evitate mèches, riporti ed extensions e immaginate come vivreste sopra un’isola deserta, senza che nessuno vi veda.

Ecco, noi vi vogliamo così, un po’ naufraghi, selvaggi e arruffati.
Guardatevi Anastasia con Yul Brinner, Die Hard con Bruce Willis (mmmmm) e tutta la saga di Montalbano.

 

E le scope Pippo lasciatele in testa a quell’asessuato di Trump, che lui la bella Melania non l’ha conquistata col ciuffo, ma con altre carte.
Di credito.[:]