A volte ci provo. Provo a restare vigile per cogliere il passaggio dalla veglia al sonno. Mi impegno, con tutti i sensi all’erta. Perché addormentarsi è come morire, no? Quindi ci sei fin sulla soglia, poi non ci sei più. Con tutti i tuoi valigioni di pensieri, stress, cose da fare, post-it, suonerie del cellulare. Tutto e niente. Ci provo a stare attenta a quella frazione di secondo in cui tutto si spegne. Ma non riesco mai a viverla da sveglia. Peró insisto, devo riuscirci.

E’ così anche quando perdi la testa per qualcuno. Che magari non potrai mai avere. Puoi non riconoscerlo, puoi raccontarti molte storie- non mi interessa, è troppo giovane, è troppo vecchio, è già sposato, abita troppo distante da casa mia- ma tutte le tue fisime non sono che una barriera di stuzzicadenti di fronte allo tsunami che è appena passato, ti ha trovata sveglia e vigile, ma ha comunque travolto tutto.

E buona notte.