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politica

 

“Bene è il momento giusto per un drink e un freddo discorso calcolato dai sottintesi sinistri. Un discorso sulla politica, sull’ordine, sulla fratellanza, sul potere.
Ma i discorsi sono solo propaganda, ora è tempo per l’azione”

Chi l’ha detto?

Berlusconi? No, non avrebbe mai usato la parola sinistri. Somiglia troppo a sinistra.
Renzi? No, dai, non avrebbe mai usato la parola sinistri. Somiglia troppo a sinistra.
Salvini? No, dai, non avrebbe mai usato la parola fratellanza.
Meloni? No, dai, non avrebbe mai usato la parola drink, troppo esterofila. “Prima le parole italiane!”
Di Maio? Ma no, non avrebbe mai usato la parola “potere”, fa troppo “Casta”.

L’ha detto Evil Morty.

Per quelli che sono impalliditi e si sono già fiondati su Google per capire chi sia questo Morty, con che lista si è candidato, dov’è il suo programma e soprattutto come diavolo pensa di candidarsi con quel nome: calma, tranquilli. Non è un presentabile.
Il che, direte voi, non vuol dire che non sia in corsa per le Politiche italiane.

E anche questo, è vero. Ma qui è proprio un altro caso.
Sto parlando, infatti, dell’episodio Ricktlantide, della terza stagione di Rick and Morty, serie animata tra le più irriverenti, nichiliste e profonde del momento.

Per chi non la conoscesse, la serie parla di uno scienziato – e nonno – geniale, sui generis, con problemi di alcol e di relazioni: Rick.
Rick è uno che, per sintetizzare al meglio, parla ruttando e ha un rivolo costante di bava dalla bocca.
Morty, il nipote, è un ragazzino con la voce acuta e cantilenante, goffo e troppo sensibile per l’universo, spesso già crudele, degli adolescenti.
Morty è un ragazzino che non sa dire di no, soprattutto al nonno, è un buono che si fa trascinare nelle avventure più folli, in giro per gli innumerevoli universi paralleli, ai quali i due accedono tramite la “pistola spara portali”.

Nell’episodio Ricktlantide, mentre i Rick e Morty originali fanno un giro ad Atlantide, i loro doppioni, nell’universo parallelo della Cittadella dei Rick, vivono il momento delle elezioni.
Il doppione Morty, candidato alla presidenza, somiglia molto al ragazzino originale: troppo buono per la concorrenza politica spietata.
Eppure, grazie a un discorso commovente che invoca unione, fratellanza e intenti comuni, conquista tutti e viene eletto Presidente, contro ogni previsione.

Indice così la sua prima riunione.
Qui, nel tempo di una ritoccatina ai capelli e un drink, Morty passa da essere il candidato saggio, pacato e appassionato, a sterminare tutti i Rick del consiglio che gli si oppongono.



Poi si alza e, ai pochi rimasti, recita appunto questo discorso:
“Bene è il momento giusto per un drink e un freddo discorso calcolato dai sottintesi sinistri. Un discorso sulla politica, sull’ordine, sulla fratellanza, sul potere.  Ma i discorsi sono solo propaganda, ora è tempo per l’azione”
E via: i doppioni Rick, e qualche doppione Morty ribelle, vengono sparati nell’universo, a galleggiare nel vuoto, con i volti deturpati della morte e dalla violenza del potere.

Tetro.
Tetro e accompagnato dalla bellezza malinconica di una canzone dei Blonde Redhead, For the Damaged Coda

Nonostante il cinismo, a cui la serie da sempre ha abituato i fan, la comicità, l’ironia e l’indiscutibile leggerezza sono sempre stati presenti quindi, una scena così, davvero, non te l’aspetti.

E sarà che siamo alla vigilia delle elezioni ma, a guardarla ora, ti si chiude anche lo stomaco, per un attimo, perché il potere che sovrasta, distrugge, appiattisce e illude, lo riconosciamo tutti come una cosa spaventosa, forse più vicina di quello che crediamo.
Si chiude lo stomaco perché viene il dubbio che Evil Morty non sia la metafora di uno specifico candidato alle nostre elezioni ma piuttosto incarni un concetto di politica deteriorato, per il quale le parole non esistono, sono solo propaganda e tutto il resto, le reazioni, la verità e i tentativi di raccontarla, galleggiano, inermi, nel vuoto, come i Rick assassinati.

O forse, le opposizioni sono ad Atlantide a inseguire chimere come i Rick e Morty originali perché, come dice Rick “le elezioni non hanno nessuna rilevanza nelle nostre vite”.

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