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idraulico

Ci sono idraulici che ragionano a spanne: sono pericolosi, fanno solo disastri.

Poi ci sono quelli che lavorano a centimetri, e direi che al giorno d’oggi quasi tutti sono così. 

Io ho deciso, un mese fa, di rifare il bagno principale di casa mia e mi sono affidata, per tubi e affini, ad un idraulico che ragiona non a centimetri ma a millimetri.

Preciso fino alla nausea.

Uno che, prima di forare il muro, si fa mandare l’analisi quali-quantitativa dello stucco dal laboratorio dei Ris di Parma.

Uno che, prima di sostituire una valvola, va sui siti Internet di appassionati di idraulica e rompe il cazzo a tutti.

Uno che, dopo due giorni che stava a casa mia e bloccava i lavori un minuto sì e uno no, mi stava talmente simpatico che gli ho chiesto “Aho, Luigi, ma com’è che sei così fissato con la precisione, tu? Qui si stanno rompendo muri, non elettroni! Si mettono tubazioni, non valvole cardiache! Un po’ di elasticità, suvvia!”.

No

No

No

(Mi ha fatto No con il ditino davanti al muso, cosa che non sopporto proprio… ).

“No, signora. La precisione nel mio lavoro è tutto.
Le racconto un episodio che mi è successo anni fa e che mi ha segnato profondamente.
Ero andato a montare dei sanitari a casa di un cliente. Arrivammo e vedemmo che le staffe di aggancio del water erano state posizionate a 60 cm di altezza, anzichè a 50.
Non dicemmo niente al cliente e fissammo il sanitario sospeso.
Dopo una settimana, il cliente – persona squisita, ma non più alta di un metro e 60 cm – mi telefonó e mi disse : ‘Luigi, smettiamola di prenderci in giro. Io, se non tocco per terra con i piedi, a cagare non ci riesco proprio![:]