[:it]vecchietta

Cabot Cove

Per le persone della mia generazione, Cabot Cove rappresenta il luogo di fantasiosi delitti in cui arsenico e vecchi merletti imperversano senza sosta.

La Signora in Giallo si muove tra i suoi compaesani assetati di sangue come una gentile giardiniera attorniata da piante di rose da potare.

Bei tempi quelli dei telefilm. I delitti si risolvevano, Cabot Cove era lontana e tu eri più giovane.

Anche loro, le vecchine del mio ameno paese erano più giovani. Si muovevano con passo veloce fra panettiere, fruttivendolo e merceria.

Poi, gli anni sono trascorsi inesorabili e le arzille signore hanno cominciato a spostarsi sempre più lentamente tra Cimitero, Posta e parco pubblico.

La signora beata-lei-signora-che-è-vedova, grande accalappiatrice di persone innocenti allo scopo di attaccare bottone, si sveglia presto al mattino e giunge per prima alla Posta del paesello in previsione dell’agognata pensione.

Il mattino del 1 Febbraio, mentre mi chiedevo come sarei arrivata viva a fine mese dopo aver pagato quella pila di bollette, trovai la signora beata-lei-signora-che-è-vedova già seduta in attesa. Un brivido mi salì per la schiena. Fuggire? Nascondersi? Fingersi statua? Sentii il suo sguardo voglioso di chiacchiere posarsi sulla mia persona inerme.

Ero indecisa. Spostarmi più a destra avrebbe significato finire diritta nelle fauci di Parrucchino-Man, l’uomo che non si spettina mai. Mi aveva già agganciata al Cimitero facendomi la paternale sull’importanza di pregare sempre e di andare in Chiesa. Un bel dilemma: Parruccino-Man o Beata-Lei-Signora-Che-è-Vedova?

Mentre venivo distratta da questi dubbi, riuscii per un attimo a dribblare la testona della mia accalappiatrice e vidi loro, le Tre Grazie, vecchine solite a frequentare la Posta, che facevano capolino da un’automobile.

Dunque, costoro si spostavano insieme? Bla, bla, bla, come sta la mamma? Ma, tuo papà è ancora vivo? Beata tua mamma che è vedova! Le parole, oramai, mi scivolavano addosso. Il sospetto si era impadronito di me. Ebbi come un flashback: le tre signore in coda davanti a me ed io dietro..

All’entrata della Posta, le Grazie erano diventate due. Io ero già pronta in fila quando avvertii una manina sul braccio: “Scusi, sa. C’eravamo prima noi due. Eravamo già qui. Siamo andate, un attimo, a prendere il pane, mentre la nostra amica (beata-lei-signora-che-è-vedova) ci teneva il posto”. “Ma, io non vi ho visto” ebbi la prontezza di rispondere. “Sì, ma noi eravamo già qui, mi creda”.

Astute, diaboliche vecchine! Ecco cosa covano quando si riuniscono in capannelli ai lati delle strade! Ordiscono raggiri degni di una Cabot Cove!

Non feci in tempo a reagire per le rime a quel sopruso che una dolce manina ossuta mi afferrò nuovamente, ma per l’altro braccio. Era la terza Grazia: “Scusi, sa, ma c’ero prima io. Ero andata un attimo a prendere il pane e l’arsenic.. emh, il pane ed il latte, ma sono arrivata con queste due signore e con quella mia amica, là, la conosce?”. Era beata-lei-signora-che-è-vedova.

Si fece il silenzio. Le vecchine mi guardarono tutte con inquietante benevolenza, mentre uno strano odore di mandorle amare si diffuse nell’aria..

 

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