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serie

Serie italiane e non solo.

The Young Pope

YOUNGPOPE

Come
Con gente non particolarmente sensibile al tema religioso (bigotti).

Dove
In luoghi lontani dalla gente particolarmente sensibile al tema religioso (ancora i bigotti).

Quando
Sicuramente in un momento in cui non vi va di rilassarvi, nel senso più frivolo del termine. E soprattutto non in una fase in cui siete alla ricerca di certezze spirituali.
The Young Pope è una serie che coniuga la perfezione poetica delle immagini a un’attenzione narrativa senza pari per una serie tv. Italiana, per giunta.
Parliamo della storia di un giovane Papa dalla bellezza talmente sfacciata da ricordare di più il diavolo. Un Papa che stravolge pensieri e certezze, laiche e non. Parliamo di un Papa talmente dissacrante e umano da “indurre in tentazione”. Parliamo di un Papa che è interpretato da Jude Law. Tanto per essere chiari.

Finale
Poesia, pura. Il miracolo vero qui è che l’italianità autoriale più bella e riuscita si fonde con l’impronta internazionale delle migliori serie americane. Era ora.

Effetto collaterale
Jude Law.


Gomorra

GOMORRA

Come
Con un napoletano. Un traduttore. I sottotitoli. È napoletano stretto stretto, non è detto che arrivi sempre tutto. Ma è questione di tempo e imparerete le locuzioni principali.

Dove

A casa di un napoletano.

Quando

Quando avrete modo di andare a casa di un napoletano, avrete imparato il napoletano, avrete un amico napoletano.

Finale

Hanno fatto tre stagioni, per ora. Tutti finali calibrati, giusti, doverosi.
È una serire che, per fortuna e purtroppo, sentiamo nostra, italianissima, con la nostra criminalità, la nostra lingua, le nostre brutture ma le ambientazioni e lo stile ti fanno avvistare una luce di internazionalità graditissima. L’ambientazione è prettamente napoletana ma il respiro va ben oltre.

Effetti collaterali

Comincerete a usare intercalari poco galanti in napoletano, in contesti non necessariamente appropriati.  Vedi, ad esempio, Gli effetti di Gomorra sulla gente di The Jackal.

Mindhunter

MINDHUNTER

Come
Non esattamente a stomaco pieno. Non è splatter ma è inquietante e ossessiva nel dettagliare delitti e perversioni.

Dove

Sicuramente in casa, tranquilli, ma con cellulare a portata di mano, magari silenziato ma comunque utilizzabile nei momenti di stanca che si susseguiranno fino a farvi venir voglia del più becero talk show, pur di alleggerire.

Quando
In una fase della vita in cui avete già visto Dexter e a questo punto siete curiosi di sapere come funziona davvero la mente di un serial killer. La serie parla di questo.
Va detto, certo, che se siete in quella fase della vita… fatevele, due domande.

Finale
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Ecco, il finale della prima stagione vi lascerà a bocca semi aperta. Diciamo a bocca tremolante. Non sarete sconvolti ma comincerete ad annusare la svolta.

Effetto collaterale
Questa benedetta svolta arriva proprio all’ultima puntata. Nell’ultima scena.
È la dura legge delle serie che dilata la suspence, in questo caso in modo crudele.
Vi innervosirete, parecchio. Ma vi resterà la voglia di aspettare un’altra stagione.


True Detective

True-Detective-Season-1-Review

C’è Matthew MacConaughey. Che altro vi serve sapere?

 

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