Violenza non è solo un velo di fondotinta su un livido.
Violenza  è anche pretendere di vederci comportare, pensare, vestire e truccare in un certo modo.
Violenza vederci soltanto come una casa accogliente, un capo che annuisce sempre, una camicia senza pieghe e una torta calda appena sfornata.
Violenza è: “Ma cosa lavori a fare? Prendo un buono stipendio io, basta e avanza.”
Violenza è: “No, non ci esci con quelle stupide delle tue amiche.”


Ora però smettiamola di autocommiserarci:
ci siamo guadagnate lentamente la facoltà di SCEGLIERE.
Difendiamoci imparando ad esercitarla ad arte, in un quotidiano che ancora ci trascina nell’abisso di quella fatica estenuante che è la lotta al pregiudizio.
Dritte, spedite e sostanzialmente incazzate.


Scegliamo di avere qualcuno accanto che ci voglia incontenibilmente noi, senza pretesa alcuna. Che tifi per la nostra vita anche da dietro le quinte.
Scegliamoci una persona che sia un soffio dolce che attizza la fiamma dei nostri sogni, non il vortice furioso che li spegne.                                        Scegliamo qualcuno che sappia amare le persone che amiamo noi.

Scegliamoci un compagno di vita che sia una solida stampella per il nostro incedere cieco, creativo e profondo.

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