[:it]edna e marge

pagella

 

05.02 ore 18.00.

Pagella di Alessandro.

Davanti a me professoresse Piatti e Naso.
Non sono preoccupata, questo è il gemello buono.
Come d’abitudine, prima di addentrarci a parlare dello specifico, iniziano, da parte loro, i
cosiddetti dialoghi da ascensore.
Non ho mai capito perché, vuoi per rompere il ghiaccio, vuoi per imbarazzo, si utilizzino luoghi comuni e non la propria spontaneità per un approccio.
Quindi si comincia a parlare di: tempo, freddo, tra un po’ è il 4 marzo e non sappiamo chi votare, la 42 è la nuova 44, il nuovo parroco é pesante.
Dopo dieci minuti di “ormai in tv solo cattive notizie”, un forte “e vabbè” mi lascia capire che ci siamo.

+Allora vede, Alessandro é bravo, studia, si impegna, ma…
– Ma?
+ Manca qualcosa.
– Da un punto di vista?
+ Da nessuno, in realtà.
– Profitto?
+ No no, quello siamo soddisfatte. Ha chiuso il
quadrimestre con buoni voti.
-Comportamento?
+ Benissimo.
– Quindi? Non capisco cosa manchi, maggior impegno?
+ Beh, si può sempre migliorare, ma non è questo che vorremmo.
Vede, si tratta più di comunicazione.
– Con voi o con i compagni?
+ Con noi, cioè qualcosa sappiamo, ma non abbiamo capito. Lui parla poco e…
Immaginiamo, ma non…
Poi non si tratta di sapere eh, ci mancherebbe.
Però, ecco, qualcosina in più… Così eh capisce, eh! Abbiamo intuito, sa signora…
– Ho compreso.
+Davvero?
-Perfettamente.
Ci salutiamo.

Arrivo a casa e mi viene incontro Alessandro per sapere. A differenza loro, ho il dono della sintesi : Alessa’, hai tutti 8. Se al secondo quadrimestre vuoi 9 o 10, devi dire qualcosa sulla vita privata di mamma.
Ah, e che il nero sfina.

 

 

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