Il Calendario del “mi avvento” non è proprio nella tradizione delle nonne, anche se…

Ma noi di Syndrome non intendiamo né pettinare le bambole, né farvi perdere tempo ad aprire  finestrelle con cioccolatini in avanzato stato di decomposizione.

Quella che vi proponiamo è la nostra personalissima versione del calendario più popolare nel periodo delle feste, alla luce di quella che sta diventando una delle tradizioni italiane più conosciute nel mondo:

 

IL FEMMINICIDIO


AVVERTENZE D’USO: Nei calendari dell’Avvento tradizionali, il percorso si snoda fino alla finestrella topica: la nascita di Gesù. Il nostro si svolge allo stesso modo, ma dietro la finestrella topica c’è la fine di ogni povera Crista. Immaginando che le finestrelle siano altrettante aperture dietro le quali si celano le tragedie della porta accanto, immedesimiamoci e andiamole a scoprire.

1    e   2    dicembre: «Con chi stai messaggiando ?».

3    e  4    dicembre: «Ti credi chi sa chi ma hai un cervello di gallina».

5              dicembre: «Ho sposato una puttana».

6              dicembre: «Quando torno dal lavoro voglio trovarti in casa».

7               dicembre: «Per uno schiaffo… Come la fai lunga».

8               dicembre: «Se lo racconti sono cazzi amari».

9 e 10        dicembre: «Il cellulare lo usi solo quando dico io».

11               dicembre: «Devi dire che hai sbattuto in una porta».

12               dicembre: «Se mi denunci ti ammazzo».

13  e 14       dicembre: «Ti faccio passare per pazza».

15  e 16       dicembre: «Ti porto via i figli».

17                dicembre: «Do fuoco a te e ai bambini».

18                dicembre: «O mia o di nessuno».

19  e  20     dicembre: «Ti prego, perdonami, mi fai uscire di testa».

21                dicembre: «Se mi lasci mi ammazzo».

22                dicembre: «Dimmi almeno dove vai».

23                dicembre: «Voglio solo vederti un’ultima volta».

24                dicembre: «Ok… Domani al nostro solito posto».

25 dicembre: 
«HO FATTO UNA CAZZATA, MA NON PORTATEMI IN GALERA PROPRIO OGGI CHE E’ NATALE!…»