Chiariamo subito che, come specificano molti ricercatori, non è il livello alto di testosterone (che viene inibito coi farmaci per la castrazione chimica e che comunque hanno quasi sempre un effetto TEMPORANEO) la caratteristica che farebbe di un uomo, una persona sessualmente offensiva. Quello che serve per ‘creare mostri’ sono piuttosto diversi fattori psicologici molto più influenti dei semplici ormoni che intervengono a corredo. È evidente che chi commette atti di questo tipo sia, quasi sempre, un soggetto psichiatrico mosso da sentimenti atavici di vendetta o rivalsa, e non solo da impulsi sessuali animaleschi. In questo caso potrebbe tranquillamente ripiegare sulle pugnette, sarebbe più semplice ed immediato.

Ma il Ministro dell’Interno si sa, parla con frasi a effetto alla pancia della gente. Roba da propaganda elettorale perenne per scuole elementari. Ormai è chiaro a tutti, anche a chi non sa nulla di comunicazione politica, quanto sia più proficuo ammiccare a una terapia dal fortissimo impatto popolare (la cui efficacia non è comunque ancora certa) con cui lui e i suoi adepti possano riempirsi la bocca, piuttosto che impegnarsi a garantire il carcere per i delinquenti. Un giochetto che a lui riesce benissimo e in cui ancora troppi ci cadono.

 

Da quanto tempo aspettiamo leggi solide che ci tutelino e scoraggino questi pavoni violenti borderline? Troppo, ma ovviamente parlare di castrazione fa più ascolti.
Una cosa però non ha ancora capito, il nostro Ministro dell’Interno. È chiaro che le promesse fatte dai politici e quindi anche da lui, poi in qualche modo vadano mantenute, quindi è meglio andarci cauti con i proclami.

E se poi finisce tutto in vacca come per le accise, che per fare il pieno di benzina ieri mi sono venduta i denti d’oro?