Folletto, Testimoni di Geova

Devo dire che ultimamente la gara a chi citofona di più a casa tra i Testimoni di Geova e i venditori della Folletto, di solito ore pasti o mentre sei in bagno intenta a passarti la ceretta, la vincono i secondi.
I primi ultimamente hanno un po’ diradato le loro missioni di proselitismo e credo dipenda dagli sguardi omicidi che hanno collezionato in questi anni ogni volta che si sono palesati all’alba delle 8 di domenica mattina, armati di sorriso celestiale e Torre di Guardia.
I secondi, invece, hanno raddoppiato l’impegno lavorativo e la motivazione personale.
Oggi il rappresentante della nota ditta di aspirapolveri ha suonato quattro volte alla mia porta. Le prime tre volte io non ero in casa ma c’era “un ragazzo gentilissimo”, cioè mio figlio, che evidentemente usa le buone maniere solo quando frequenta estranei. La quarta volta mi sono presentata io sull’uscio, a scuotere il capo e a dire che niente, bon, un nuovo aspirapolvere proprio non mi serve. Il mio vecchio Folletto infatti è come il “buon” Silvio Berlusconi: ogni tanto si scheggia, bisogna sostituirne un pezzetto o cambiare i sacchetti (che costano un botto) ma non si rompe mai del tutto. Talvolta prende su dal pavimento una perlina colorata di mia figlia artista, lancia un urlo disperato, sembra che stia per esplodere ma poi stack! , digerisce tutto e ruggisce più di prima. Anzi, muggisce, muuuuu.

Piu in generale, mi chiedo quanto funzioni, all’epoca di Internet e dell’e-commerce, questa strategia di persuasione o di vendita porta a porta, che andava bene forse durante la Rivoluzione industriale di fine 800, durante il boom economico degli anni ’60 fino alla coda consumistica degli anni ’90. Ma oggi? Oggi che con un click acquistiamo qualcunque cosa o aderiamo a qualunque petizione, partito politico o credo religioso, che senso ha?
La risposta non ce l’ho.
In ogni caso, faccio notare che la differenza tra i Testimoni di Geova e i venditori Folletto è davvero minima.
Entrambi se ne vanno in giro dalla mattina alla sera vestiti come se fossero invitati alla cresima del nipote, gentilissimi e incrollabili di fronte ai più scazzati dinieghi.
Solo che i primi aspirano a Dio, i secondi aspirano da Dio.