Devo scrivere una cosa importante.
La scrivo.
La odio.
Mi odio.
Odio il mondo.
Mi alzo: meglio lasciar ‘riposare’ la cosa che ho scritto.
Che faccio intanto?
Avvio il pranzo? Ahahahah!
Avvio la cena? AHAHAHAHAHAH!!
Una bella maschera purificante per il viso? Troppo tempo.
Una doccia? L’ho già fatta.
Una breve telefonata? Breve? Non ci prendiamo in giro.
Caffè?
Sì.
Bevo.
Cammino avanti e dietro.
Torno a sedermi.
Noto un oggetto di terracotta che dovrebbe emanare profumo di muschio bianco.
Chi ce lo ha regalato? Quando?
E soprattutto: perché non emana profumo?
Lo riempio di profumo.
Cade la boccetta.
Odio la boccetta.
Il liquido cade sulla scrivania.
Odio il liquido e odio la scrivania.
Puzzo di muschio bianco.
Vado a farmi la doccia.
Ora profumo di argan.
Va bè, argan per argan, sai che c’è ?
Mi faccio la maschera.
10 minuti di attesa.
Oddio, che faccio in 10 minuti?
Caffè. Un altro.
Bevo il caffè mentre ho la maschera.
Adesso il caffè sa di argan.
Sputo tutto.
Sono passati solo 4 minuti.
Ne mancano 6.
Ma questa maschera in 10 minuti sarà in grado di farmi diventare Charlize Theron? No.
Allora la levo, vai.
Torno alla scrivania.
Rileggo la cosa importante che ho scritto.
Finalmente ho il punto di vista giusto per giudicare quello che ho scritto: fa schifo. Lo odio.
Caffè.
Repeat.

Così, da quasi 15 anni.[:]