E niente.

Ieri ero a pranzo dai miei e mamma arriva con la zuppa di quinoa.

Mia madre.

La quinoa.

Dato che ho finito la dieta, che è domenica e che la quinoa mi sa di cimice morta, la guardo dolcemente (posando il coltello da pane che avevo distrattamente impugnato) e le dico:

“Mamma, c’ho fame… Potevi fare gli spaghetti col pesto…?”

E lei:

“Prima il pesto non ti piaceva!”

Io: “Sì, e invece sta mmer-“

Lei: “Come?”

Io: “Dico, sta a me farli, tranquilla. C’è il pesto?”

Lei: “No ma ho la zuppa di seitan.”

Io: “E che c’entra? Dai, me li faccio in bianco.”

Lei: “Non puoi.”

Io: “Perché?”

Lei: “Non è nel Contratto di Governo.”

E sorride.

Guardo papà, che guarda l’etichetta del vino alla “oh, a me non guardatemi proprio”.

Io a lei: “Scusa… che Contratto?”

Lei: “Io e papà abbiamo fatto un accordo, che sennò sta casa andava a rotoli. È contenta tutta la famiglia.”

Io: “E perché non so niente?”

Lei: “Bè, se abbandoni la chat ‘Zie e Nipoti’…”

Io: “Mamma!!! Mettevate ricette, cazzate e buongiornissimo! Alle sei di mattina!”

Lei: “E’ arrivata la sapientona! Mangiateli nell’attico, gli spaghetti!!”

Io: “Ma se sto in un monolocale a mezzo con un topo?”

Lei: “E sentite come risponde a sua madre!”

Guardo mio padre: “Papà!”

Lui: “Ah mi sai nen. Basta che non vegnan si quei rompibale della palazzina di fronte.”

Io: “Papà, sei di Cosenza. Da piccoli, c’hai fatto due palle così… Tutte le estati al paese… c’ho ancora l’alito che puzza di nduja… e parli padano?”

Lui: “Eh me saria rotto le bale ‘d ser terùn.”

Lei a lui: “Allora, mi dai la fiducia?”

Lui a lei: “Sì, sì… frega ‘n casso.”

Io: “Papà!!”

Lei a me: “Abbiamo la fiducia. Che c’è, non ti sta bene?”

Io: “E questa sarebbe democrazia?”

Lei: “Aaahhhhhhhhh! Rosicona!! Mangia la minestra o salta dalla finestra!!!”

Io: “Salto dalla finestra!”

Lei: “Non è nel Contratto di Governo. Mangia!”

Io: “Ma piuttosto mi trombo un pullman di cinesi.”

Lui: “Prima gli italiani. Mangia!”

Io: “NO!”

Lei: “Allora niente reddito di famiglianza!”

Assaggio.

Lei: “Ohhh… brava la mia bambina.”

Io: “Mamma, ma fa cagare…”

Lei: “E che vuoi da me? Dillo ai governi precedenti.”