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truffe

Conoscevo un rispettabile padre di famiglia, molto simpatico e gran lavoratore, che mi raccontava di un “mercatino” molto conosciuto dalle mie parti, un po’ pericoloso ma dove era possibile “acquistare” oggetti di ogni tipo a prezzi stracciati. Si tratta in realtà di un luogo di spaccio: la parola “mercatino” è un po’ come il push up fatto con lo scotch e il cotone idrofilo che dà l’illusione che una prima scarsa sia lievitata fino a una quarta rigogliosa.

Questa bravissima persona non si faceva domande sulla provenienza del nuovo attrezzo da giardino pagato pochissimo e venduto senza scontrino né scatola originale, perché tutto costa troppo… e il governo ci dissangua… e l’IVA… e le tasse? Vogliamo parlare delle tasse?
No, dai, parliamo del fatto che lui quell’oggetto se lo meritava, soprattutto per l’astuzia dimostrata nell’inoltrarsi in un accampamento di galantuomini il cui unico desiderio era, evidentemente, quello di riportare una certa armonia in questo mondo di tartassati.

Nello stesso modo, io immagino il sagace utente che naviga sui lidi telematici ed entra in contatto con la mega-offertona sull’ultimo modello di I-Phone, probabilmente fuoriuscita dalle pieghe del DEEP WEB che Salvatore Aranzulla ci spiega cosi: “il Deep Web è una parte di Web “sommersa” in cui vengono svolte tantissime attività, da quelle più discutibili e illegali (come la vendita di documenti falsi) ad altre molto più “tranquille”. Trattasi sostanzialmente di siti “nascosti” che non si trovano facendo delle normali ricerche in Google” .

In pratica, dai meandri di un mondo sommerso, il nostro Stephen Hawking è entrato in contatto con l’ologramma di un sito straordinario che si manifesta a lui e solo a lui, in virtù della sua immensa conoscenza del mondo e dei giochi di palazzo e gli permetterà di acquistare un oggetto del valore di € 1.189 (il primo UNO col punto NON E’ UN ERRORE) a soli 50 €. Ora, il nostro amico candidato al Nobel per la Fisica, comprende perfettamente che tale acquisto sia reso possibile da un atto illecito (no gentile lettore, non ha capito che la vittima della truffa è lui stesso), infatti egli immagina questi container provenienti dagli Stati Uniti, depredati dagli scagnozzi della famiglia Soprano e messi in vendita a prezzi stracciati.

Ovviamente, nel momento in cui il nostro tenero animaletto da social senza pollice opponibile cliccherà su “ordina”, nella migliore delle ipotesi acconsentirà ad acquistare un abbonamento per loghi e suonerie con un gattino che si chiama Virgola e che canterà per lui, per sempre, al modico prezzo di 10 euro a nota, oppure, verrà reindirizzato in un form dove gli si chiederà di inserire i dati della propria carta di credito e indovinate un po’? Lui fornirà tutti i dati di tutti i parenti che ricorda, fino alla quarta generazione se ciò gli verrà richiesto.

So che non è da signorina per bene gioire delle disgrazie di chi viene truffato, ma è pur vero che se la vittima puntava ad approfittare della truffa ai danni di qualcun altro, la canzoncina di Virgola vorrei cantargliela io.

A proposito, come mai stai leggendo un articolo che si intitola “aggiudicati un I-Phone X a solo 50 Euro”?![:]