Nonostante l’impresa dei Mille e l’unificazione d’Italia, ci sono ancora molti elementi che dividono il popolo piemontese da quello siciliano.
E in vacanza in Sicilia, tutti i nodi vengono al pettine…

La rete stradale: se la segnaletica non coincide con le indicazioni di Google Maps, il piemontese ha un grosso problema. Se segue la segnaletica si perde, se segue Google si perde, se fa un mix di entrambi si perde. Eppure Garibaldi è riuscito ad attraversare la Sicilia da Marsala a Messina, senza navigatore…
Soluzione piemontese: la cartina nello zainetto.

L’urbanistica: dalle Alpi alla Pianura, il Piemonte è disegnato su una pianta a forma di cubo di Rubick. Ora, avete cacciato i francesi preferendo gli Spagnoli ai tempi dei vespri siciliani??? Tenetevi la Vuccirìa al posto di bel vialone napoleonico.
Soluzione piemontese: lasciare l’auto a Monreale ed entrare a piedi a Palermo.

L’abusivismo edilizio: è vero, in Piemonte abbiamo Sestrière, ma non è nulla paragonato ai chilometri di costa disseminata di casette fronte spiaggia, con pattine di alga per non sporcare il pavimento. Ma lo Statuto Albertino non aveva messo a posto il catasto?
Soluzione piemontese: affittare dall’abusivo, chiedendo la ricevuta.

La carta igienica: se ne sente la mancanza in qualsiasi tipo di locale pubblico, ristorante, sito archeologico e museo, in tutto il ragusano, compresa la casa di Montalbano. Ma la visita in Sicilia della Regina Margherita, non è servita proprio a niente?
Soluzione piemontese: i fazzoletti di carta nella borsetta, sempre.

Il divieto di transito: molti siti turistici sono chiusi al pubblico con un cartello che comunica il divieto di transito, ma che di fatto non lo impedisce. Scala dei Turchi ripiena di bagnanti, Oasi di Cavagrande assaltata dai turisti, terme di Segesta ricolme di visitatori… Per una mente sabauda esiste una unica possibilità: si può entrare, oppure non si può entrare. O Roma o morte! La via di mezzo, si può entrare a tuo rischio e pericolo, non è contemplata.
Soluzione piemontese: si entra dopo essersi registrati sul sito della Farnesina.

La raccolta differenziata: il concetto di “raccolta porta a porta” è stato sostituito dall’idea della “discarica curva a curva”, dove girato l’angolo in periferia trovi quello che è stato appena tolto dal centro. Ma almeno i colori dello stemma sabaudo, dovrebbero aiutare a distinguere i bidoni, no? Giallo plastica, blu vetro e acciaio…
Soluzione piemontese: scaricare in curva la pattumiera, ma con i sacchetti del colore giusto.

La lavatrice: se ne denuncia l’assenza i tutti gli appartamenti airbnb dell’agrigentino, anche se qui compare la carta igienica. Non stupiamoci che Pirandello sia fuggito all’estero!
Soluzione piemontese: il sapone di Marsiglia in valigia, sempre.

Il parcheggio selvaggio: file di autovetture anni ‘70 parcheggiate sul marciapiede, che comunque misurava 30 cm e quindi non ci potevi passare. Ma la Fiat qui non ha mai proposto il ritiro dell’usato?
Soluzione piemontese: parcheggiare da qualche parte e proseguire con Google Maps, senza guardare i cartelli, e ricominciare tutto da capo!