La storia è questa.
Un produttore hollywoodiano, dei più famosi, ha rivelato delle notizie scioccanti circa una serie di abusi sessuali che avrebbe subito qualche decennio fa, da parte di una serie di attrici già famose e lavorativamente ben avviate.
Ai tempi lui non era particolarmente famoso, stava cercando di fare carriera e quel mondo, si sa, è fatto spesso così: do ut des, hai se dai, la vita è fatta di compromessi, che sarà mai? Lo fanno tutti.
Non fingiamo di non sapere. Il mondo dello spettacolo, ma non solo quello, si muove su un meccanismo rodato che non solo legittima certe donne a poter utilizzare la loro posizione per ottenere favori sessuali ma ingloba le stesse vittime di questi abusi e le rende parte di un gioco che sembra quasi dovuto. Magari non proprio un gioco bello eh, magari di quelli di cui si può parlare finché sei nel “giro”, nel meccanismo, ma guai a far trapelare qualcosa fuori, alla stampa. Lì poi sono guai.

E insomma, alla fine questo produttore è finito negli ingranaggi. Certo poteva dire di no, ma mica è sempre così facile essere consapevoli, mica è sempre così facile essere integerrimi, mica è sempre così facile. O forse lo è, direbbe qualcuno. Basta dire “No, io non cedo a ricatti di nessun tipo”. Tanti lo fanno. Già. Certo, magari non per tutti c’è in ballo una carriera milionaria a Hollywood ma che c’entra, è tutto relativo.
Appunto: tutto è relativo. Che ne sappiamo noi, della vita di questo qui? Nel dubbio si può provare ad avere empatia, a riflettere, a sospendere un attimo il giudizio.
Non dovrebbe essere difficile, basta ricordare che è lui l’abusato, che è chi se ne approfitta ad essere colpevole. Sì, lui poteva dire di no, magari ha sbagliato ma il criminale non è lui. E infatti, non è su di lui che si è mossa l’opinione pubblica ma su queste attrici. Queste spregiudicate che nelle ultime ore sono bersaglio di commenti che non lasciano spazio a dubbi: “Si devono vergognare. Se la sono cercata, la gogna”.
Ineccepibile. Chi usa il proprio potere per corrompere, da ogni punto di vista, è un criminale. Su questo davvero non ci possono essere dubbi.
La colpa è di chi abusa. Delle attrici. E basta.

Come ? Ah, ho sbagliato ? Ah… era il produttore che ha abusato? E va bé, invertite i soggetti, tanto il succo è quello, i commenti parlano chiaro: è colpa delle attrici, delle donne, delle vittime.
Come sempre.

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