FASE 2 e 1/2

-Mascherine ovunque
(collo, fronte, appese a polsi, alle orecchie tipo orecchini della Alberti Casellati, in tasca o in mano stile pochette da cerimonia…) tranne che schiaffate sugli unici orifizi utili: naso e bocca. Insieme.

-Guanti buttati a bordo strada come preservativi in tangenziale dopo l’uso o nel carrello del super “che se non ci sono cestini è colpa mia?”

-Gente che non rispetta le distanze neanche sotto tortura e ti si piazza alle spalle come Jack e Rose sul Titanic.

-Quelli che non si possono fare assembramenti fuori dai bar “Ma se non bevi una birrozza in compagnia godi solo a metà!”

-E quelli che al parco si spostano in gruppo con bambini tipo Dotraki fuori controllo “che tanto col virus bisogna conviverci”.

Ma si, conviviamoci che stiamo morendo di PIL! Apriamo tutto, i parchi gioco, i negozi, i bar, i ristoranti, le spiagge, i rifugi in quota, gli alberghi, le palestre, i parrucchieri, i centri estivi, centri estetici, i massaggi cinesi, i luna park, i corsi di samba, di mambo e di zumba.
Che siamo responsabilissimi e ‘ste cazzo di regole le sappiamo alla nausea!
Aprite le aree urbane, quelle canine, marine, contadine e montagnine.
Che transumino tutti coast to coast, dalle Alpi alle Piramidi e dal Manzanarre a Casalecchio di Reno.
E che la cover estiva della Carra`”Com’è bello fare il Covid da Trieste in giù” diventi l’inno ufficiale delle Rianimazioni in Fase 3.
E #sarebbepotutandaremeglio
(se non fossimo i coglioni che siamo) il nuovo logo da esporre ai balconi.