Non si regge la tensione, no. Non è possibile.

Mille volte preferibile lanciarsi da un aereo senza il paracadute, fare un triplo salto mortale senza rete, immergersi nell’Oceano a meno duecento metri senza bombola.

È essere cattive madri se, pur amando alla follia i nostri figli, esclamiamo un solenne CHEPPPPPALLE!?

Posso io, a quasi 50 anni, sorbirmi chilometri e chilometri di messaggini e discussioni su cosa regalare alle maestre? Se sia meglio un orologio, un ciondolo, un librino, un angioletto custode, un pupazzino, ma rosso e uguale per tutte?

E raccogli i soldi. Ti devo rendere 10 centesimi. Ma no, buttali nel fondo cassa, non ti preoccupare. No, no, ci tengo, devo restituirteli asssssssolutamente.

Recita: maglietta bianca, blu, rossa, MA senza scritte, pantaloni neri MA non corti, scarpa così colà. Non ce l’hai? Te la devi comprà.

Canzoncine popolari italiane, e come è brutta la guerra, e che paura andare nella classe successiva, e volemosebbbène, e la scuola è finita, inizia l’estate.

E saggio di canto, danza, chitarra e pizzata per il calcio, la pallavolo, e cena di fine anno, e tu cosa porti, io faccio l’insalata di farro, io le lasagne.

Ma il vino chi lo porta? Il vino? Sarai mica impazzita? Ma… NO NO il vino no!

Poi, dice, gli Italiani si drogano…

Evviva la sQuola.